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FESTIVAL DELLA BIODIVERSITÀ

La città in campagna

  • quantobastanordmil
  • 31 gen 2010
  • Tempo di lettura: 2 min

Nel progetto della città Giardino Ideale, un’area agricola di 5000 acri (2025 ha) è destinata ad assicurare l’alimentazione degli abitanti. La città trae alimento direttamente dal contado, come era prima dell’era dei trasporti veloci a grande distanza.

“La Città Giardino, che sarà costruita vicino al centro dei 6.000 acri, copre la superficie di 1.000 acri (405 ettari), cioè un sesto dell’area totale acquistata” (1).

“nell’area urbana vera e propria vivono circa 30.000 abitanti e nella zona agricola 2.000” (1).

“… da una parte la città vera e propria, con la sua popolazione impegnata nella varie attività, occupazioni e professioni, offre il mercato più immediato per la popolazione agricola; d’altra parte, gli abitanti della città, nella misura in cui assorbiranno la produzione di loro vicini agricoltori, potranno realizzare un netto risparmio sul costo di qualsiasi dazio e trasporto” (1).

(1) Hebenezer Howard – Garden Cities of Tomorrow (1902)

Nel progetto di Milanino, l’Unione Cooperativa considera l’orto – giardino disponibile per ogni alloggio come indispensabile integrazione del salario attraverso la produzione diretta di frutta e verdura. Nell’area agricola attorno alla città si installeranno fattorie di produzione.

L’assemblea dei soci dell’Unione Cooperativa del 28 aprile 1907 approva la proposta di :

“dar vita ad un quartiere di case tutte appartenenti all’Unione Cooperativa, quartiere che dovrebbe sorgere presso uno dei più vicini e sani comuni che stanno attorno a Milano, e che a Milano son già congiunti o facilmente congiungibili, con qualche linea ferroviaria o tramviaria…. Quando, per andare e venire dalla propria casa, già si usa prendere il tram, tanto vale restarvi 5 o 10 minuti in più, pagando 5 o 10 centesimi in più. Basterà il risparmio sul costo della verdura a compensare tale spesa. L’Unione Cooperativa, presso il proprio quartiere, oltre ad un’ortaglia, potrebbe avere una vaccheria che fornisca latte puro a buon mercato, poi una lavanderia ed altri servizi contribuenti all’economia ed all’igiene domestica. Nel quartiere, naturalmente, si impianterebbe anche una succursale del ramo alimentare” (2).

(2) Il nostro Giornale, organo dell’Unione Cooperativa, aprile 1907.

Dopo un secolo ancora campi coltivati a Cusano Milanino.

Lo sparuto 10% di suolo non ancora urbanizzato di Cusano Milanino è quasi tutto inserito nel Parco del Grugnotorto-Villoresi e ancora quasi tutto coltivato.

 
 
 

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