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FESTIVAL DELLA BIODIVERSITÀ

La Cooperativa Edificatrice Cusano Milanino


Il cortile di via Tagliabue 1 formato da case della Cooperativa. Nell'angolo in alto a destra, il primo edificio del 1907. Subito sotto, sempre sul lato destro, il secondo del 1910.

A Milano, come in tante città europee, lo sviluppo industriale dell’ultimo trentennio dell’800 attira in città decine di migliaia di operai. Le condizioni di alloggio delle famiglie diventano rapidamente drammatiche. Una commissione di inchiesta del comune di Milano rileva (marzo 1903) che quasi il 15% degli alloggi popolari sono irregolari: si tratta di quasi 19.000 soffitte, mezzanini, pianterreni e sotterranei che andrebbero soppressi se si applicasse il regolamento d’igiene. Il 35% degli alloggi popolari sono sovraffollati ”Si tratta di circa 100 mila cittadini per i quali è violata ogni più discreta norma di personale incolumità e ai quali l’abitazione riesce ricovero incomodo ed insalubre.”

Fuori città, a Cusano come in tutto il Nord Milano, il passaggio dall’agricoltura all’industria con la relativa immigrazione operaia inizia ad essere significativo dai primi anni del 900. Le famiglie i cui membri lasciavano, anche solo in parte, il lavoro nei campi, erano costrette molto spesso a lasciare anche l’abitazione in cascina o in corte.

In via Matteotti: il primo edificio (1907), il terzo (1925), il sesto (1950).

L’emergenza casa investe Cusano con due effetti diversi: da un lato la cooperazione, prima solo di consumo o di lavoro, diventa anche edilizia e nascono le prime “case di abitazione per i lavoratori … rivolte al benessere morale-economico della classe lavoratrice”; dall’altro l’Unione Cooperativa fonda Milanino, la Città Giardino, con l’intento di offrire a tutte le famiglie, di qualsiasi livello di reddito, il sogno di “una casa sana, con largo spazio per respirare, rispettando la bellezza della natura”.

La Cooperativa Edificatrice di Cusano sul Seveso, costituitasi nel 1906, di marcata ispirazione socialista, costruisce la sua prima casa nel 1907 (18 bilocali su tre piani ed al piano terra lo spaccio della cooperativa di consumo, attiva già dal 1903) e le seconda nel 1910 (per un totale di 41 famiglie alloggiate). Dopo la pausa per la prima guerra mondiale, nel 1920 la Cooperativa acquista un cascinale (la futura Curt di Bagn) dove ricava 13 nuovi alloggi. Lo sviluppo continuo per oltre cento anni (l’ultimo edificio è del 2006) ha portato il patrimonio della Cooperativa ad oltre 1050 alloggi.

Per dare un’idea di quanto la cooperazione edilizia abbia inciso e tuttora continui ad incidere sulla forma della Cusano di oggi, basti una cifra: oggi a Cusano una famiglia su 5 abita in un alloggio cooperativo, cioè in affitto in una casa della Cooperativa Edificatrice o della Cooperativa Edilizia Lavoratori Cristiani oppure in una casa acquistata a riscatto da una delle due cooperative.

La prima casa della Cooperativa Edificatrice (1907) - 18 alloggi su tre piani. Al piano terra era ospitato lo spaccio della Cooperativa di Consumo (già attiva dal 1903).

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